Tennis, torna il tour Atp e a fine agosto lo slam degli Us Open. In campo Berrettini

Il tennis azzurro è nel suo miglior momento da almeno tre decenni a questa parte. Berrettini è numero tre del mondo della classifica 2021 ed è praticamente già qualificato per le Atp Finals (torneo finale giocato solo dai primi 8 del mondo) che si giocheranno a Torino. Poi c'è Fognini che è frenato solo dal suo carattere ma può fare ancora molto bene, i due giovanissimi ma molto promettente Sinner (appena tornato numero 15 del mondo) e Musetti e ancora Lorenzo Sonego e Gianuca Mager stabilmente nei primi 50 del ranking.

Fabrizio d'Andrea

(09/08/2021) Finita l'incredibile estate sportiva che ha visto l'Italia vincente agli Europei di calcio e tra le più forti nazionali alle olimpiadi il tennis è pronto a riprendersi la ribalta e l'attenzione di tutti con i tornei nord americani che poi sono il preludio all'ultimo Slam della stagione 2021, gli US Open che si giocheranno dal 31 agosto al 12 settembre.

Nei prossimi 20 giorni quindi i giocatori testeranno il proprio stato di forma con il Master 1000 di Toronto (9-15 agosto), il Master 1000 di Cincinnati (16-22 agosto) e il Winston Salem: il Torneo 250 della Carolina del Nord (23-30 agosto). Si giocherà sul cemento, una superficie che non fa sconti a ginocchia e caviglie e che sarà indicativo sullo stato di forma dei tennisti, che tra ristrezze alla mobilità a causa della pandemia e le "bolle" organizzate per eviare i contagi sono costretti a destreggiarsi tra mille difficoltà.

Gli italiani arrivano bene a questa parte di stagione: Matteo Berrettini sta smaltendo l'infortunio muscolare ed è quasi pronto a rigettarsi nella mischia. Un dato comunque è certo: Matteo è numero 3 della race (la classifica mondiale del 2021) ed è, a meno di una debacle assoluta da quì a ottobre, già qualificato per le Atp Finals (il prestigioso torneo tra i primi 8 del mondo che conclude la stagione agonistica) che si svolgeranno a Torino dal 14 al 21 novembre 2021. Poi c'è Jannik Sinner. Si è  vero, l'ultimo periodo non è stato splendido per lui, ha giocato male e la rinuncia alle olimpiadi lo hanno sottoposto a tante critiche però in questi giorni sta dando segnali di ripresa, ha vinto ad Atlanta il suo primo torneo di doppio (in coppia con Opelka) e poi ha vinto il singolare del Citi Open: il 500 di Washington dove finora non aveva trionfato nessun italiano. Insomma degli squilli che fanno ben sperare, l'altoatesino è tornato n. 15 del ranking mondiale e questo lo aiuterà anche nei sorteggi. Jannik sta lavorando per migliorare fisicamente e tecnicamente, ha 19 anni e bisogna dargli tempo.

Nei prossimi giorni tornerà in campo anche Fabio Fognini (in attesa del suo terzo figlio), braccio e sregolatezza, quello che è certo è che se Fabio imbrocca la settimana giusta può dare fastidio a tutti. L'altro nostro enfant prodige è Lorenzo Musetti. Il livornese è appena entrato nel circuito dei grandi mostrando un grande talento. Sui di lui ci sono tante, e tutte legittime, attese, quello che fa vedere in campo è da possibile top player ma dobbiamo fare come per Sinner: dargli tempo. Lorenzo è giovanissimo (classe 2002) e deve ancora capire e imparare tante cose. La strada però è quella giusta.

A cascata ci sono Lorenzo Sonego, Gianluca Mager, Marco Cecchinato e Andreas Seppi, tutti nei primi 90 posti del ranking a conferma che la pattuglia italiana è forte. Lorenzo è n.25 del mondo ma ha dimostrato di poter ambire a una classifica da top player, è un combattente e agonista nato e sta lavorando sodo per migliorare atleticamente e tecnicamente. Il difetto del piemontese è che ogni tanto si spegne (da solo e senza motivo) ma come si è visto a Wimbledon e alle olimpiadi (più in doppio che in singolo) ha le carte per fare bene e noi lo pretendiamo da lui. Mager (attualmente n.72 del mondo) è un tennista solido, piuttosto completo nei copli ma deve credere di più nei suoi mezzi. Questo è il suo attuale limite, che lo condiziona più di ogni altra cosa. Se migliorerà nell'autostia avremo un altro tennista a ridosso dei primi 30.

Insomma il tennis italiano gode di ottima salute come non succedeva da almeno tre decenni, le aspettative sono alte ma riposte su ragazzi forti, seri e grandi lavoratori. Nei prossimi anni raccoglieremo i frutti di questo lavoro ma qualcosa di importante lo potremo vedere già nelle prossime settimane e ancora di più allo slam degli Us Open, Ad maiora.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)