Canottaggio, Mondiale junior di Plovdiv. L’Italia vince 1 oro, 5 argenti, 1 bronzo) ed è quinta nel medagliere

La rassegna iridata in Bulgaria si è conclusa in modo pienamente soddisfacente per l'Italia che porta a casa sette medaglie e (oltre al quinto posto nella classifica per Nazioni) conclude sconda per numero di allori conquistati complessivamente dietro solo alla Germania, prima con 9 medaglie (2-3-4) , ma davanti alla Francia che ivece ha chiuso con 5 medaglie (1-3-1).

Fabrizio d'Andrea (Ph. canottaggio.org)

(18/08/2021) Cala il sipario sui mondiali di 

Tokyo 2020, il flop negli sport di squadra è l'unico neo della spedizione azzurra

Pallavolo (maschile e femminile), pallanuoto (maschile), beach volley e scherma sono andati ben al di sotto delle aspettative, poi ci sono squadre che alle olimpiadi non si sono qualificate, come il basket e la pallanuoto femminile, e poi il calcio.Insomma a livello di competizioni di squadra siamo mancati del tutto. Il Coni con le rispettive Federazioni faciano una riflessione seria perché a Parigi 2024 mancano tre anni, un periodo breve per presentare alle prossime olimpiadi delle selezioni in grado di competere per le medaglie.

Fabrizio d'Andrea

(10/08/2020) E' vero il bottino italiano alle XXXII olimpiadi è stato fantastico con il record per noi di 40 medaglie e il decimo posto nel medagliere generale a contare gli ori ma che poi sarebbe il settimo per numero complessivo di allori vinti. E' puro vero che siamo usciti inebriati dalle prestazioni dei nostri portacolori, ancora ci esaltiamo con le vittorie di Marcel Jacobs nei 100 metri (incredibile un italiano è l'uomo più veoce della terra), di Tamberi nell'alto e della 4x100 maschile con l'oro soffiato sul traguardo agli inglesi grazie alla rimonta di Tortu. Così come fantastiche sono state le imprese degli azzurri in piscina (penso alla 4x100 mista e a Paltrinieri).

Ma c'è un ma che pesa come un macigno sul giudizio generale della spedizione italiana a Tokyo e noi non possiamo fare finta di nulla, è il bottino assolutamente negativo dei "nostri" negli sport di squadra. Bisogna essere sinceri, con le squadre abbiamo fallito e una nazione come l'Italia (ormai stabilmente tra le potenze mondiali nello sport) non se lo può permettere. Questa analisi esenta ovviamente il basket maschile. I ragazzi di coach Sacchetti sono stati fantastici sia a qualificarsi (a spese della Serbia campione del mondo ricordiamocelo) che nel torneo olimpico dove hanno perso solo con Australia e Francia: rispettivamente bronzo e argento e in entrambi i casi ce la siamo giocata fino all'ultimo. A questo team mancano tanti cm altrimenti sarebbe competitivi per la medglia. Comunque il ciclo è stato aperto e in modo più che positivo. In questa occasioe rilancio la richiesta fatta più volte in questo mio sito: vanno cambiate le regole, in campionato (A1 e A2) devono giocare gli italiani limitando il numero degli stranieri, solo così potemo dare continuità ad un risultato splendido ma inatteso come quello di Tokyo 2020.

E veniamo alle dolenti noti. La delusione più grande è stata la pallavolo femminile. Le ragazze (vice campionesse del mondo in carica) dovevano arrivare a medaglia ma il loro torneo è stato insufficiente: dopo le prime tre facili vittorie sono arrivate due sconfitte imopportune con Usa e Cina che hanno indirizzato l'Italia ai quarti con la Serbia: questa è stata una partita senza storia con le nostre in completa balìa delle avversarie. A dirla tutta le ragazze sembravano appagate già solo ad essere lì alle olimpiadi. Non si è vista quella voglia feroce di andare avanti come invece hanno mostrato Serbia e Usa che a dirla tutta non mi sembrano per nulla superiori alle "nostre". Poca, pochissima, reattività in difesa da parte di Paola Egonu e compagne e poca fantasia in attacco. Tanti sorrisini ai cambi di palla (che hanno dato fastidio non poco al pubblico) a dimostrazione che forse l'unica cosa importante per loro era essere lì e neanche il CT Mazzanti è riuscito a modificare questo atteggiamento: che poi era chiaro anche a guardare il loro post nei social. A loro discolpa va ovviamente la verde età. Spero che abbiano imparato la lezione perché la squadra è giovane e tranne Popi De Gennaro (il libero) che ha 34 anni il resto della squadra è quello che arriverà in blocco a Parigi 2024. Per il futuro care ragazze (www.federvolley.it) vi consiglio meno foto in posa, meno reel per focalizzarvi sul risultatoCerto la Federazione dovrà riflettere se consegnare le guida di questa squadra ancora a Mazzanti ma di sicuro le potremo perdonare solo se porteranno a casa l'oro olimpico. Un ultima cosa, che vale anche per gli uomini, si è rivelato un errore esiziale non far giocare la VNl alle nostre nazionali, dopo due anni di pandemia era meglio mandarle a confrontarsi con le altre selezioni per togliere la ruggine dai loro muscoli e dalle loro menti.

E passiamo agli uomini del volley. Da loro inizialmente non mi aspettavo una medaglia ma per come si erano messe le cose si può dire che hanno perso una bella occasione. Sono stati eliminati ai quarti dall'Argentina con un tabellone che li portava facilmente in finale. E' un peccato perché si sono fatti battere da una Argentina alla portata e per niente di trascendentale: l'albiceleste però ha dimostrato di volere fortemente la vittoria (difendendo e murando con tutto l'impegno e l'orgoglio) mentre gli azzurri hanno fornito una prestazione scialba difendendo malissimo di squadra. L'Italvolly è sempre  questa nazionale è sempre arrivata a medaglia dal 1996 al 2016 e siamo riusciti a spezzare questa catena positiva. Ora la squadra va rifondata, spazio ai giovani come Michieletto. Osmanj Juantorena ha lasciato e non so se Zaytsev potrà arrivare (da competitivo) a Parigi. Ha fatto bene la Federazione a chiamare Fefè De Giorgi al capezzale del team. De Giorgi è una garanzia, ha l'esperienza giusta per inserire i giovani giusti al posto giusto e creare una selezione vincente così come ha fatto nei club dove ha  allenato e vinto tutto.

Tocca alla pallanuoto, ebbene si mai avrei pensato di commentare una loro debacle. Il Settebello si è presentato a Tokyo da campione del mondo in carica e doveva difendere il bronzo vinto a Rio de Janerio 2016. Le cose sono andate malissimo. Gli azzurri sono finoti settimi. E' stato un torneo sofferto fin dall'inizio, alcuni pareggi agguantati in rimonta (con Ungheria e Stati Uniti) avevano acceso l'allarme anche se qualche addetto ai lavori ci spiegava che via via che si susseguivano le partite i nostri sarebbero cresciuti di condizione. Le cose invece sono andate diversamente, gli uomini del CT Sandro Campagna sono stati eliminati ai quarti dalla Serbia per essere poi sconfitti nello spareggio per il quinto posto dagli Usa. Alla fine si sono classificati settimi grazie alla vittoria ai supplementari contro il Montenegro. Una olimpiade così fa male, la delusione è cocente ma il Ct azzurro si è peso del tempo per valutare bene la situazione e analizzare quanto fatto dal gruppo che ha portato a Tokyo. Credo però che il ricambio generazionale di parte del gruppo sia inevitabile e dovrà essere attuato in fretta perché le rivali sono tante (Serbia, Ungheria, Grecia, Spagna, Usa, Montenegro ecc) e molto forti e i nostri devono migliorare sul piano della intensità, sia a livello difensivo che in attacco.

Nell'analisi sui flop delle squadre metto anche la scherma. Siamo mancati nelle gare individuali è vero ma il tonfo più grave è stato quello dei team. Questi risultati per me non sono stati una sorpresa. Chi come me ha seguito la Coppa del mondo negli ultimi anni (pur con tutti i problemi creati dalla pandemia) sa che l'Italia non è più dominante come una volta, il livello delle altre nazionali si è alzato enormemente e i nostri portabandiera faticano molto ad emergere, anche nel nostro amato fioretto e di conseguenza non arrivano più medaglie a grappoli come succedeva una volta. E' vero pure che in Italia siamo in una fase di transizione e dobbiamo sperare che le nuove leve siano pronte in tempi non troppo lunghi a diventare i protagonisti della scherma mondiale.

Potrei andare avanti a lungo parlandovi del beach volley, del basket femminile 3x3 e, soprattutto, delle squadre che neanche si sono qualificate per questa olimpiade come la pallanuoto femminile (il Setterosa da un po' ha perso lo smalto di una volta e non è più tra le migliori selezioni), il basket femminile, l'hockey su prato, la pallamano e il calcio che storicamente stecca ai giochi olimpici. Insomma, è vero che abbiao fatto una magnifica figura a Tokyo ma è inutile negare che i successi di squadra danno un lustro particolare perché esprimono al meglio la forza di una nazione: guadate cosa ha fatto la Francia con gli ori nella pallamano e pallavolo oltre l'argento nel basket. Sono un qualcosa di più che una ciliegina sulla torta e l'Italia in queste competizioni non si può permettere di essere assente o semplice comprimario. Tocca al Coni (https://www.coni.it/it/) trovare la soluzione per invertire la grave tendenza cui abbiamo assistito a Rio e soprattutto a Tokyo.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)