Tre giorni da incorniciare per Federica

 ESCAPE='HTML'

Foto di Fabrizio d'Andrea

A questo punto salgono le aspettative per quello che potrà essere tra quaranta giorni a Rio de Janeiro. Lei ci crede sempre di più, ma anche noi tifosi, e queste prestazioni romane le danno ulteriore carica come ha avuto modo di dichiarare ai microfoni dei giornalisti. Ma, soprattutto ora anche le sue giovani e forti avversarie sanno di dover fare i conti con la Federica nazionale, si perché se all'inizio dell'anno atlete come Ledecky, Sjostrom, Schmitt, Franklin e Dekker erano decisamente più accreditate della Pellegrini per l'oro olimpico, beh ora non è più così. Sono sicuro che molte di loro nel vederla gareggiare avranno perso qualche sicurezza e la temeranno quando se la troveranno vicino ai blocchi di partenza.

Anche Gabriele Detti ha scritto pagine di grande nuoto in questo Settecolli. Ha dimostrato di essere cresciuto sia a livello natatorio che a livello mentale tanto da stampare tempi importanti al punto da farlo entrare stabilmente nel novero dei più forti mezzofondisti del mondo: se nei 1500 sembra chiuso da Gregorio Paltrinieri e Sun Yang, negli 800 (che però non sono una specialità olimpica) ha un passo da numero uno così come si può giocare una medaglia olimpica nei 400 stile libero. Qui a Roma ha vinto i 400 battendo Paltrinieri (più indietro di condizione va detto) e fatto il record del Settecolli strappandolo al grande Ian Thorpe, eppoi si è ripetuto negli 800, superando sempre Paltrinieri e cancellando il vecchio record degli Internazionali di Roma che apparteneva niente meno che ad uno dei mezzofondisti più forti di tutti i tempi qual era Grant Hackett.  Ma non solo, la vera novità è che il livornese ha anche fatto capire di poter essere altamente competitivo nei 200 stile libero (1'46''78 il suo limite), una novità non da poco che potrebbe aprire, dopo le Olimpiadi in Brasile, nuovi orizzonti per la sua carriera e, in prospettiva anche per la nostra staffetta 4x200.

Alla fine del 53° Settecolli il pubblico romano ha riservato il giusto riconoscimento ai 10 migliori performers dell'evento: Ai primi due posti ovviamente Pellegrini e Detti, al terzo una radiosa Ranomi Kromowidjojo: è la regina della velocità e in Brasile sarà per tutti difficile superarla eppoi qui a Roma ha un feeling particolare con il pubblico, sempre pronta e paziente a fermarsi fuori i cancelli dello stadio per fare i selfie e concedere autografi, soprattutto ai più giovani. A seguire troviamo Coralie Balmy, molto solida nei 200 e nei 400. Paltrinieri, non in grande forma ma nei 1500 ha fatto capire che non ce né per nessuno: avvertito anche il cinese Sun Yang. A seguire la canadese dorsista Kylie Masse, la stile liberista svedese Michelle Coleman, la Penny Oleksiak, una canadese competitiva nel delfino e, per finire, il ranista sudafricano Cameron Van Der Burgh, un po' in ombra a Roma ma che rimane un "personaggio" del nuoto internazionale e sarà tra i protagonisti a Rio così come Ruta Meilutyte, la lituana (anche lei ranista) è venuta a Roma per testare la sua condizione e mettere in cascina un po' di competizioni prima di Rio 2016.