Triathlon, StoneBrixiaMan: Elena Marocci e Federico Roncagliolo primi sul Paradiso

110 atleti hanno gareggiato alla triplice gara full distance d’alta quota giunta alla terza edizione. Il percorso si è sviluppato su 6 mila metri di dislivello complessivo lungo i 221 km tra nuoto, ciclismo e corsa, (3.8 km nuoto, 175 km ciclismo, 42 km corsa) il traguardo è stato posto sul Passo Paradiso a 2600 mt slm.

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Fabrizio d'Andrea

(09/07/2019) In 110 si sono dati battaglia per l’extreme triathlon dal Lago d’Iseo al Passo Paradiso, gli atleti avevano 20 ore di tempo massimo per varcare la finish line della triplice full distance, gara che si è sviluppata su 6 mila metri di dislivello complessivo con il suggestivo traguardo posto proprio sul Passo del Paradiso a 2600 metri slm. A fare da cornice alla gara lo splendido panorama della Valle Camonica, immersa in un fondovalle tra Lombardia e Trentino-Alto Adige, tramite il Passo del Tonale, e fra le province di Brescia e Sondrio, passando per il mitico Passo di Gavia. L'evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra TriO Events, la Provincia di Brescia e il Comune di Ponte di Legno.

Insomma avete letto bene, è stata una gara da atleti veri, visto che i partecipanti al triathlon estremo d’alta quota si sono dati battaglia nelle tre prove: il nuoto (3.8 km), il ciclismo (175 km) e la corsa (42 km).

Nuotare nel lago in solitaria e al buio, le emozioni dell’arrivo al Passo Paradiso: non è mancato nulla a questa manifestazione che ha esaltato gli atleti ma che al tempo stesso ha messo a dura prova le loro capacità tecniche e di resistenza: e se non bastava la durezza del percorso ci ha pensato giove-pluvio ad infierire ulteriormente sugli atleti visto che nell'ultima frazione si è scatenata la furia degli elementi con un vero e proprio nubifragio che ha complicato non poco le prestazioni

I vincitori della StoneBrixiaMan 2019 (giunta alla terza edizione) sono stati Federico Roncagliolo  tra gli uomini ed Elena Marocci tra le donne. Roncagliolo (40enne di Rapallo) ha chiuso le sue fatiche in 14h23’43’’ seguito da Paolo Acanfora (Zerotrenta Triathlon) in 14h33’48’’ e Nik Meeus (Getc) in 14h55’55’’. “Ci siamo lanciati in questa impresa come sfida con i miei amici – ha dichiarato Roncagliolo - e scherzando aggiunge - ho dovuto vincere per batterli! Tra il lavoro di ortopedico e la famiglia pratico triathlon solo per hobby ma è stata la competizione giusta, affrontata con un’assistenza perfetta, e partecipando spesso a gare trail ho imparato a gestire le crisi, come quella che ho avuto sul Mortirolo, e il maltempo. Anche se provengo dal nuoto, nella corsa ho dato il massimo perché mi sentivo benissimo. Nuotare nel lago in solitaria e al buio, lo splendore del panorama, le incredibili emozioni dell’arrivo al Passo Paradiso e la condivisione di questa avventura con amici e familiari hanno reso StoneBrixiaMan indimenticabile”. 

E passiamo alle donne. La 53enne milanese Elena Marocci (ASD CNM Triathlon) si è presa una bella rivincita, ha tagliato la finish line in 18h16’56’’, una rivincita perché, dopo aver raggiunto il gradino più alto del podio nel 2017, lo scorso anno era stata costretta a ritirarsi al termine della frazione di nuoto. Va anche detto che per la seconda volta nella storia della manifestazione la Marcocci è la più veloce e unica donna a concludere la gara insieme a Sara Tanghetti (Triathlon Brescia), che ha chiuso in 18h32’26’’. “Sono tornata per portare a termine una sfida con me stessa rimasta incompleta dopo la delusione dell’anno passato - ha dichiarato Elena Marocci - Questa volta nel nuoto sono partita convinta, in direzione del faro, senza pensieri negativi e in bici mi sentivo pronta visti i lunghi allenamenti in solitaria, necessari per predisporsi mentalmente. Anche nella corsa ho spinto tanto da riuscire a recuperare, dopo un’ora e mezza, la prima donna sul tracciato. Arrivare con mio marito Marco Fantone, anche lui finisher di StoneBrixiaMan, che ha deciso di rinunciare quest’anno alla partecipazione per sostenermi come supporter, è stata un’emozione indescrivibile”.

Il percorso della StoneBrixiaMan. La manifestazione è ospitata dalla Valle Camonica, immersa in un fondovalle tra Lombardia e Trentino-Alto Adige, tramite il Passo del Tonale, e fra le province di Brescia e Sondrio, tramite il Passo di Gavia.

La frazione di nuoto (tempo massimo consentito 2 ore) si è tenuta in notturna con partenza alle ore 4 dalle sponde del Lago d’Iseo fino a raggiungere la prima zona cambio a Sulzano. 

Poi gli atleti sono saliti in sella delle loro biciclette (tempo massimo consentito 11 ore) per attraversare i 175 km di un tracciato impegnativo che li ha visti passare nella Valle Camonica, con 4.700 m di dislivello positivo complessivo, fino a Edolo, da cui è partita la risalita verso i primi due passi, l’Aprica, a 1.176 m slm, e il Mortirolo, a 1.852 m slm. Dopo una discesa a valle, è arrivato da Ponte di Legno il momento dell’impegnativo assalto al Passo Gavia, a 2.621 m slm. 

Infine la parte di gara dedicata alla corsa (tempo massimo consentito 7 ore) che ha toccato le frazioni di Zoanno, Precasaglio e Villa Dalegno. Si è passati poi sul versante opposto della valle attraversando il centro di Temù, salendo ancora in località Valbione (quota 1.500 m) e riscendendo a Ponte di Legno. Da qui ha avuto inizio l’ascesa al Passo del Tonale, a 1.883 m slm, con un ultimo strappo di 8 km per raggiungere il Passo Paradiso. Il dislivello positivo complessivo del segmento è stato di 2.350 m.

Al di là dell'aspetto sportivo, che comunque conta, proprio per la unicità della StoneBrixiaMan, tutti i finisher, provenienti da Italia, ma anche da Finlandia, Germania, Slovenia e Belgio, sono saliti sul palco per essere premiati con l’ambita stone”.

Fabrizio d'Andrea Sport per Passione (© riproduzione riservata)