VOR, Mapfre vince il duello con DongFeng è sua la Leg 3: Città del Capo-Melbourne

In mezzo a onde giganti e correnti di 60 nodi lo scafo rosso guidato dall’olimpionico iberico Xabi Fernàndez ha coperto le oltre 6622 miglia da Città del Capo a Melbourne in 14 giorni, 4 ore, 7 minuti e 21 secondi navigando alla ragguardevole media di 19.47 nodi. Con questa vittoria MAPFRE ottiene ben 15 punti (7x2+1 punto bonus per la tappa) e si mantiene saldamente in testa alla classifica generale provvisoria a 29 punti.

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Credit Jen Edney/Volvo Ocean Race

Un inseguimento di 2000 miglia poi un interminabile duello di strambate nel bel mezzo dell'Oceano Meridionale (con tanto di Antartide) dove soffiano venti di 40/50 nodi (ma con raffiche che toccano tranquillamente i 65 nodi) e dove si formano onde giganti che fanno letteralmente scomparire le imbarcazioni nel loro classico movimento alto-basso. Insomma tanto spettacolo e tanta qualità in questa Volvo Ocean Race 2017-2018. La violenta depressione che si è andata formando negli ultimi giorni ha completamente avvolto i sette equipaggi, costringendoli a passare dalla modalità regata alla modalità sicurezza.

Questo è il succo di una bellissima tappa della Volvo Ocean Race: il giro del mondo per equipaggi che in questa Leg 3 hanno navigato da Città del Capo a Melbourne. Ha vinto MAPFRE l'equipaggio guidato dall'olimpionico spagnolo Xabi Fernàndez che ha percorso il tragitto in 14 giorni, 4 ore, 7 minuti e 21 secondi navigando le 6622 miglia alla ragguardevole media di 19.47 nodi. Con questa vittoria MAPFRE ottiene ben 15 punti (7x2+1 punto bonus per la tappa) e si mantiene saldamente in testa alla classifica generale provvisoria a 29 punti.

Il team spagnolo (anche se l'equipaggio è internazionale) guidato da Xabi Fernàndez ha saputo mantenere la calma durante il lungo inseguimento ai franco-cinesi di DongFeng e poi (dopo 10 giorni di navigazione) ha sfruttao un corridoio a favore per passare in testa a meno di 1700 miglia dal traguardo. A questo punto è iniziata tutta un'altra tappa: a vederla sembrava come un duello rusticano con i due team a marcarsi strettissmo. MAPFRE strambava e subito faceva lo stesso DongFeng, poi provava l'equipaggio cino-francese a strambare per mettersi davanti e subito gli spagnoli facevano la loro manovra di copertura difensiva. Si è andati avanti così (navigando al limite della Antarctic Ice Exclusion Zone) con gli spagnoli ad infilare un’incredibile sequenza di 16 strambate fra le 22.30 e le 5 del mattino, ovvero una media di due all’ora. Dongfeng non ha avuto la stessa forza e determinazione e ha strambato “solo” otto volte. Di conseguenza, MAPFRE è sempre riuscito a rimanere nell’aria più fresca e ha aumentato il vantaggio in quel lasso di tempo del 65 percento, da 10 a 16.5 miglia. A dimostrazione che in queste condizioni il lavoro duro paga. Va ricordato che ogni manovra di questo tipo dura circa 30 minuti, richiede molta precisione e forza fisica, tanto che spesso vengono chiamati in coperta anche i velisti fuori turno, e si deve cercare di rallentare la barca il meno possibile.

Come anticipato questa è stata la tappa più dura e impegnativa che i velisti in gara potessero fronteggiare: onde giganti, venti normalmente intorno ai 40 nodi ma con raffiche che arrivavano tranquillamente ai 60 e poi una corrente marina da far davvero paura. Tutti gli equipaggi hanno dimostrato delle dote veliche e fisiche uniche, navigare per due settimane abbondanti con gli “elementi meteo” avversi e allo stesso tempo mettere in atto le proprie strategie (a volte conservative a volte piuttosto sfrontate) non è da tutti.

Una vittoria fantastica per noi - Ha dichiarato lo skipper Xabi Fernandez, alla sua quinta partecipazione alla Volvo Ocean Race - che punta a dare la prima, storica vittoria alla Spagna nel giro del mondo a vela in equipaggio. una tappa molto buona, ma è stata dura. C’è ancora molta strada da fare e dobbiamo fare attenzione ma tutto positivo, e siamo molto felici. “Spero ci riusciremo, è ciò per cui lavoriamo duro ogni giorno. Due vittorie consecutive sono un bello score. Ci siamo andati vicino con Téléfonica, forse questa potrebbe essere la volta buona. Ma dobbiamo comunque procedere passo dopo passo e fare attenzione. Ma siamo felici di rendere i nostri fan orgogliosi di noi.” Alla domanda sul suo equipaggio Fernandez ha risposto: “Il punto di forza del nostro team sono le persone. Sono bravissimi e hanno lavorato così tanto in questa tappa. Ora abbiamo qualche giorno per recuperare le forze e per prepararci alla prossima.” Ha concluso lo spagnolo, evidentemente molto soddisfatto di questo risultato.

Non pensiate però che lo spettacolo è solo nella lotta di vertice perché questa VOR e soprattutto le condizioni atmosferiche e di mare hanno determinato anche un appassionante duello nelle retrovie: si è lottato ferocemente per il quinto posto tra Scallywag e Turn the Tide on Plastic. Come è già accaduto nella seconda tappa i due equipaggi se le sono date di santa ragione, il quinto posto è andato a Sun Hung Kai/Scallywag che è riuscito a contenere il rientro di Turn the Tide on Plastic, per la seconda volta consecutiva. Lo skipper australiano David Witt ha condotto il suo team Scallywag oltre la linea del traguardo di Melbourne nel giorno di Santo Stefano (ora locale), giusto in tempo per il pranzo. Il giovane equipaggio di Turn the Tide on Plastic, con l’italiana Francesca Clapcich, è giunto appena tre ore dopo alla fine di una battaglia durata Team AkzoNobel chiude la classifica al settimo posto.

Giusto il tempo di prendere fiato fare un brindisi e si riparte per la Leg 4 che arriverà ad Hong Kong, lo start è in programma per il prossimo 2 gennaio 2018.